L’Archimede in campo contro il razzismo

Giornata internazionale contro il razzismo. Le due squadre formate dagli studenti dell’Istituto Archimede e dai ragazzi stranieri ospiti dell’Istituto Maria A.

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“Diverso colore… Stesso cuore” è lo slogan che ha caratterizzato l’incontro di calcio, disputatosi martedì 21 marzo presso lo stadio Nino Lo Bue di San Giovanni Gemini, in occasione della giornata internazionale contro il razzismo. Le due squadre formate dagli studenti dell’Istituto Archimede e dai ragazzi stranieri ospiti dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice di Cammarata, sono scese in campo per dare “Un calcio al razzismo”, nell’ambito del progetto “L’ Archimede per i cambiamenti”, arrivato quest’anno alla settima edizione e curato dai professori Vittoria Neri e Vincenzo Azzarello.
Una partita di pallone che ha visto il coinvolgimento di studenti, docenti, minori stranieri non accompagnati ospiti della comunità ed educatori, nel segno dello sport e dell’integrazione, in un clima di amicizia e di festa.
Il fischio d’inizio della “Partita del cuore” è stato preceduto dal saluto della direttrice dell’istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Nella Cutrali e della dirigente dell’Archimede, dottoressa Giusi Gugliotta. “Oggi – ha detto la preside –spesso vige il principio dell’individualismo e della poca attenzione verso l’altro, nasce quindi il bisogno di queste manifestazioni, tra l’altro questi giovani vivono qui insieme a noi perché Cammarata e San Giovanni Gemini sono due Comuni che si sono sempre distinti per l’accoglienza nei confronti dei ragazzi. Non ci deve essere differenza né disuguaglianza. È bello vedere in campo questi ragazzi insieme ai nostri studenti, perché lo sport, essendo un linguaggio universale, accomuna tutti i giovani. In particolar modo i ragazzi, che in genere nutrono questa grande passione per il calcio”. Rivolgendosi a Suor Nella e all’educatrice dottoressa Brenda Russo, ha aggiunto: “Vi ringrazio per quello che fate quotidianamente per favorire l’inclusione di questi ragazzi, perché non sono il colore della pelle, il luogo di provenienza o la cultura a creare differenza”.
Sono arrivati da soli, attraversando il mare, dalla Tunisia, dal Senegal, dalla Nigeria, dal Camerun, dall’Egitto e dalla Costa d’Avorio i ragazzi che hanno condiviso con gli studenti dell’Archimede questa bellissima esperienza, lasciandosi alle spalle gli orrori della guerra e della povertà. La manifestazione è stata arricchita dall’esibizione del corpo di ballo formato dalle studentesse dell’Archimede, curato dall’insegnante Maria Concetta Giambrone. Una vera festa all’insegna dell’amore e dell’integrazione. Ad allenare i ragazzi che in campo hanno sfoderato il loro talento calcistico è stato il professor Vincenzo Azzarello, mentre l’incontro è stato arbitrato dal professor Vito Maggio. Alla realizzazione della manifestazione ha collaborato anche l’amministrazione comunale di San Giovanni Gemini che ha concesso gratuitamente l’uso del campo sportivo “Nino Lo Bue”. Una bella pagina di umanità che resterà nella memoria di tutti.