(dicono di noi) Casteltermini 08/03/2018v (SikeliaNews) – Stamattina, in occasione della Giornata della Donna, nell’Aula Magna dell’IPSIA “Archimede” sede Casteltermini si è tenuto il Convegno sulla Violenza di Genere. Studenti e pubblico hanno seguito attentamente i vari interventi, interventi che hanno fatto molto riflettere e che hanno informato su quanta e quale strada c’è ancora da fare per osteggiare tutte le violenze di genere.
Ad aprire l’incontro non poteva che essere il padrone di casa, il prof. Antonino Pardi DS-IISS “Archimede”, che ha voluto puntualizzare l’attenzione dei presenti sul ruolo che la scuola assolve al riguardo, mettendo in atto delle iniziative su proposta del Ministero. Il P.O.F. è il piano triennale dell’offerta formativa, all’interno del quale si trovano le linee guida in cui si evince che il rispetto delle differenze è decisivo per contrastare le violenze: l’educazione al rispetto contribuisce a combattere la violenza di genere. Il rispetto tra uomo e donna deve essere sacro – ha concluso il prof. Pardi – e nel momento in cui si usa violenza, la donna deve essere determinata ad abbandonare subito questo rapporto.
Il rag. Pietro cav. Sicurelli, presidente ANCRI Agrigento, ha proseguito ricordando che uno dei obiettivi primari di tale Associazione è proprio l’intervento presso le scuole e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica con dei messaggi diretti ed incisivi che si rivolgono principalmente ai giovani.
La dott.ssa Ivana Sicurelli, esponente dell’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana, è intervenuta sui diritti che le donne hanno conquistato negli anni, ribadendo il fatto che con tutti gli episodi di violenza che avvengono oggi in tutto il mondo, molto deve essere ancora fatto nel campo della tutela. E rivolgendosi alle ragazze ha detto: – “Non dobbiamo far condizionare la nostra vita da nessuno e dobbiamo avere il coraggio di denunciare”.
Giuseppe Petix, Presidente provinciale dell’A.I.C.S., è stato molto determinato nel suo intervento: – “Ci sono parole che feriscono più delle percosse. A volte noi siciliani, sia uomini che donne, siamo molto possessivi. Qualunque uomo, per quanto grande possa essere, ricordate che è nato da una donna. Uomini, ricordate che nel momento in cui state per passare alla forza fisica nei confronti di una donna, là davanti a voi dovete vedere il volto di vostra madre, donna anch’essa!”.
È stata poi la volta della dott.ssa Maria Pia Greco, Assessore alle pari opportunità del Comune di Casteltermini, componente del regionale del C.I.F. La dottoressa non si è limitata a parlare solamente di violenza sulle donne, ma ha ricordato anche il bullismo o le violenze contro i diversamente abili: – “Siamo in uno stallo, in una involuzione. La scuola ha un ruolo importante, la violenza deve essere denunciata in tutte le forme. La violenza è di genere, è una violenza a 360°. La scuola deve essere affiancata dalle istituzioni, non può essere lasciata sola. Abbiamo poche leggi, l’unica ad essere in atto è quella contro lo stalking, l’uomo e la donna sono uguali ma diversi: abbiamo pari dignità”.
Il prof. Michele Rondelli, docente di lettere, editor di SikeliaNewws, nonché instancabile moderatore del dibattito, durante il suo intervento ha raccontato un episodio a lui accorso e avente come protagonista una sua allieva. Pubblico ammutolito, attenzione ai massimi livelli e un lieto fine che speriamo esserlo per tutte le donne. Il professore ha proseguito dicendo che il fatto che più sconvolge è che la violenza di genere avviene in ambito familiare. Ed è qui che si instaura uno strano meccanismo, “l’ipotesi del mondo giusto”: la società che circonda la vittima si convince che qualcosa certo la vittima l’avrà fatta; ed anche la vittima si convince di aver fatto qualcosa di sbagliato. Da qui le denunce che non scattano.
Il prof. Mario Mallia, docente di diritto, ha invece fatto un’analisi socio-antropologica del problema, ricordando che, sotto i fatti di cronaca che emergono oggi, ci sono dati plurimillenari di cui si deve tener conto. Se c’è violenza di genere, ciò avviene perché c’è una presunta gerarchia: sino a quando non ci sarà parità tra uomo e donna la violenza sulle donne esisterà. Ci sono questioni antropologiche che affondano le radici in tempi remoti, ad esempio: nelle famiglie contadine la donna amministrava la famiglia e in alcuni momenti storici non c’è stata alcuna violenza sulle donne. Ci sono stati il delitto d’onore ed il reato di adulterio: il primo caso costituiva circostanza attenuante, nel secondo il reato era tale solo se commesso da una donna. In tutti i casi, anche oggi è difficile che allo Stato sia permesso di entrare all’interno di certe dinamiche familiari, anche dopo la Convenzione di Istanbul del 2011, un trattato che si propone di prevenire la violenza, favorire la protezione delle vittime ed impedire l’impunità dei colpevoli. Il professor Mallia ha concluso esortando i ragazzi alla padronanza dell’autocontrollo: la perdita di controllo sulla donna si trasforma in perdita di controllo su se stesso.
La prof.ssa Rosa Maria Padalino, docente dell’istituto stesso e consigliera del C.I.F. Di Casteltermini, si è rivolta ai ragazzi dicendo che il C.I.F. è un’Associazione volta proprio allo sviluppo delle pari opportunità, ricordando gli stupri come arma di guerra e le mutilazioni delle bambine. Li ha esortati a stare attenti alla violenza psicologica, perché la violenza fisica può essere evidente, mentre quella psicologica no. Ed ha proseguito: – “L’uomo ha subito suo malgrado l’evoluzione della donna e quindi si è trovato a confrontarsi con le donne aventi dei ruoli ben definiti. La violenza è debolezza, dovete scappare, chiedere aiuto, denunciare, rivolgervi alle varie associazioni che operano sul campo ed anche alle associazioni on line. L’educazione al rispetto è l’unica cultura che può aiutare”.
L’intervento dei componenti le forze dell’Arma dei Carabinieri è stato il più seguito dai ragazzi. Il Tenente Sabino Dente, comandante compagnia CC Cammarata, ha interagito splendidamente coi ragazzi, destando l’attenzione che ormai era andata via via scemando, ha preteso che gli venissero fatte tutte le domande possibili sulla questione, si è confrontato amorevolmente con loro, si è calato nei panni di studente chiedendosi quali potessero essere le dinamiche che portano ai fatti tristemente noti. Ed i ragazzi lo hanno seguito attivamente e con molta attenzione fino al cortometraggio che è poi stato proposto. Il Maresciallo Vincenzo Iorio, anch’egli della compagnia CC Cammarata, ha poi concluso il loro intervento quasi con una supplica, dicendo ai ragazzi di parlare coi genitori, coi docenti, di denunciare e di fare in modo che le forze dell’ordine riescano ad essere tempestive.
A conclusione di questa lunga mattinata, il professor Pardi ha regalato ai ragazzi il testo della Costituzione Italiana, mentre gli studenti hanno consegnato al C.I.F. una coperta fatta con le loro mani che l’Associazione donerà ad una ragazza diversamente abile: un dono di grande valore.
Rita Bellanca parole, immagini Letizia Florio
ANCRI Agrigento e IISS “Archimede” di Casteltermini uniti contro la violenza sulle donne
